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2014, hausse de 28% pour les demandes d'asile dans les pays industrialisés

www.unhcr.be

612 700 individus ont déposé, durant l’année 2013, une demande d’asile en Amérique du Nord, en Europe, en Asie et dans la région du Pacifique. C’est le nombre le plus élevé depuis 2001. Reflétant le changement de dynamique internationale, l’Afghanistan, qui était ces deux dernières années le principal pays d’origine des demandeurs d’asile à travers le monde, se classe désormais à la troisième place en termes de nouvelles demandes d’asile, derrière la Syrie et la Fédération de Russie. Parmi les 10 principaux pays d’origine, six sont actuellement en proie à la violence ou au conflit – la Syrie, l’Afghanistan, l’Erythrée, la Somalie, l’Iraq et le Pakistan.
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sbarchi: NON siamo di fronte a un invasione
www.cronachediordinariorazzismo.org


Con la primavera riprendono gli arrivi dei migranti via mare, e scatta la consueta “emergenza”. Ma, tutto sommato, si è trattato – come dicono i numeri – di poco più del doppio di un “normale” anno di arrivi in un paese – l’Italia – considerato dal “sud del mondo” sano, democratico e prospero. 

Secondo i dati parziali relativi all’anno 2014, forniti alla Camera da parte del Ministro dell’Interno, al 16 aprile risultavano arrivate in Italia via mare “oltre 20.500 persone” di cui solo 155 sono di nazionalità tunisina. “I paesi più rappresentati sono, invece, l’Eritrea con 3.618 persone, la Somalia con 1.921, il Mali con 1.753, il Gambia con 1.239, la Nigeria con 888, il Senegal con 780, e il Pakistan con 580.” Benché il numero di arrivi sia superiore rispetto a quello registrato nello stesso periodo nell’anno precedente, non siamo di fronte a un’”invasione” come i titoli di molti quotidiani tendono a farci credere.
More Promises but Few Solutions for Europe's Illegal Migrants
http://online.wsj.com


Almost no EU country has shown a desire to significantly increase its intake of Syrian refugees. Sweden, the only EU state to have promised Syrians permanent residence, has recently sought help from other EU nations, pressured by the economic and political costs of the influx of refugees.


Meanwhile, countries along Europe's Mediterranean and southeastern borders have been trying to get other nations to bear more of the cost of managing and protecting refugees, but with little success. Migrants face vastly different conditions depending on where they end up in the EU.
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